Uomini e macchine dialogano in Persona

Uomini e macchine dialogano in Persona

Il 16 settembre il sound artist Paolo Belipanni ha pubblicato il suo nuovo album “Persona” sull’etichetta ROHS! Records. Si tratta del secondo album in studio per il produttore romano e giunge a due anni di distanza da “Radiance” (Eklero). “Persona” attinge dal lavoro precedente ad umori drone e dark ambient ora messi al servizio di un dialogo, difficoltoso e disperato, fra uomo e macchina.

Il termine Persona, già parecchio utilizzato nella discografia più o meno recente, deriva dal latino e affonda le sue radici nel teatro classico. La Persona era infatti la maschera attraverso cui l’attore rappresentava il proprio personaggio, ciò che caratterizzava la sua identità. Inoltre era anche lo strumento che permetteva alla sua voce e quindi ai suoni (sona) di raggiungere il pubblico.

Il titolo scelto da Paolo Bellipanni per il suo nuovo album pone l’accento sulla possibilità dell’individuo di instaurare un dialogo con il mondo esterno. Possibilità che non è propria solo dell’essere umano, ma anche della macchina. Le 15 tracce di Persona fluiscono al pari di una narrazione frammentaria, di cui ci è dato cogliere solamente brevi estratti. Squarci di un linguaggio che stenta a prendere forma, dove la voce umana si scontra con una rumorosità di fondo a tratti soverchiante.

Uomini e macchine dialogano in Persona
Paolo Bellipanni

L’album si apre con “Forma Plurale”, brano che lascia scorgere la struttura dell’intero album. Un iniziale senso di attesa si trasforma in un etereo coro di voci glitchate prima di una tempesta di droni e noise. In “Mechanics Of Rain” le corde pizzicate simulano il rumore della pioggia giocando sull’alternarsi di spazi pieni e vuoti e diventano via via più isteriche.

Un preludio di chitarre distorte ci getta in “I Used To Like Jorge Masvidal” e procede incerto fra glitch e sussurri fino a culminare in uno stato di distopoica sospensione. I suoni in reverse di “Her Cathedral” lo rendono un brano carico di tensione emotiva, fra deliranti melodie e un pianoforte ovattato in lontananza. “Painfully Evaporating” è forse la più cinematografica delle tracce di Persona. Tappeti di droni su cui si innestano glitch e synth vorticosi la renderebbero la colonna sonora adatta ad un documentario sul mondo marino.

Persona”, traccia che dà il nome all’album, si apre con una leggerezza quasi lo-fi grazie a registrazioni vocali distanti, smorzate e interrotte. Una melodia malinconica accompagna il brano quasi a suggerire il distacco dalla vita reale e al tempo stesso la capacità di raccontarla. “In This Breathing” vede un pianoforte accelerato accompagnarsi a synth dal sapore quasi neotrance, mentre “Ossa Infami Una Rosa Profonda” è un tripudio di note che scorrono all’indietro con la delicatezza di un’arpa. “Singularity” scorre come una vera e propria cascata di suoni simili a una marimba. Un evocativo paesaggio in alta definizione trasporta in uno stato ipnotico rotto qua e là da rumorose incursioni digitali.

La commovente “Language I” indugia su una melodia delicata in un rimando continuo fra chitarra e pianoforte, quando “Beautiful Wound” irrompe con la potenza di un uragano: violente sferzate noise si scontrano con momenti più distesi senza che nessuna delle due forze riesca mai davvero a prendere il sopravvento. Le sonorità neoclassiche di “Language II” abbracciano dei timidi e sporadici versi, quasi a simboleggiare il tentativo della voce umana di apprendere le regole del linguaggio.

Man mano che ci si avvicina alla fine dell’album i synth, prima episodici, ora si schiudono in tutta la loro maestosità. “Air Diminuendo”, forse la traccia migliore dell’album, ricrea un paesaggio sonoro saturo e distorto su cui si affaccia l’unica incursione ritmica dell’intero album, seppur sfumatissima. La risata di un bambino, glitchata e quasi robotica di “Personae” lascia spazio all’ultima traccia dell’album “Mother” in cui noise e droni cercano di farsi largo attraverso fragli colpi di pianoforte e raggiungono, sul finire, un equilibrio che rimane assolutamente precario.

Persona di Paolo Belipanni è uscito il 16 settembre su ROHS! Records. Ascolta e scarica qui.

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