(r)umori: L’orizzonte è qui e adesso.

(r)umori: L’orizzonte è qui e adesso.

“L’inevitabile è ovunque”. Si apre con queste parole del poeta Filippo Balestra “II” il nuovo album di Marco Rigamonti nelle vesti del suo alias (r)umori. Parole quanto mai attuali in tempi di stravolgimenti come quelli che stiamo vivendo. Così, di fronte all’inevitabile, noi procediamo “ognuno con il proprio tesoro, le proprie mappe”.

II” vede la luce dopo il lungo periodo di stasi imposto dalla pandemia. Il primo atto del nuovo progetto dell’iconico dj e produttore milanese era uscito nel 2020 su Congarecords. Per il secondo, (r)umori ha attinto a idee e suggestioni che se ne stavano lì da chissà quanto in attesa potersi esprimere.

(r)umori: L’orizzonte è qui e adesso.
La cover di “II”

E meno male che alla fine tutto questo è venuto fuori. Perchè quello è uscito sull’eclettica serie Raised Line della sempre ottima Taste Rec., è, senza girarci tanto intorno, uno dei migliori dischi italiani dell’anno. Le 11 tracce di II si muovono in territori che omaggiano la scena break-beat inglese, il garage e la dubstep. Il tutto senza trascurare momenti più contemplativi fra ambient e downtempo.

Gli anni di militanza di Marco nei The Voidz e Abbracci Nucleari si fanno sentire nella conoscenza dei diversi stili e nel modo di padroneggiare gli strumenti. Quello che sorprende di più però è la piacevole sensazione, ascolto dopo ascolto, che, pur sapendo dove sta andando, (r)umori non sacrifichi nulla del suo lato più intimo. Riecheggiano le parole del poeta quando afferma: “ogni volta che so dove sto andando, mi chiedo dove sto andando.

II” è un album che desidera comunicare delle emozioni, prima di voler suonare bene o emulare semplicemente dei generi. E per quanto impeccabile dal punto di vista tecnico, riesce a prendersi i propri tempi e anche a giocare sui contrasti. La mano del producer esperto si sente, eccome, così come la genuinità di chi ama perdersi.

(r)umori, come detto, abbraccia stili diversi, riuscendo a giocarci in maniera magistrale. L’album offre momenti di maggiore sospensione nella già citata “Un adesso immenso” o in “Necessaria”. Si sconfina poi in altri più distesi come nel caso dell’houseggiante “Quiete” o di “Catene“, impreziosita dagli scratch di Dj Aladyn. È nelle produzioni più muscolose e club-ready, forse, che (r)umori riesce a dosare in modo magistrale stati di euforia con momenti malinconici. Grazie a anche a un’immancabile lavoro di fino con i sample, tracce come “Equilibri”, “Falena” o “Cristalli” raggiungono vere e proprie vette emotive.

Il video di “Cristalli”

Immersi come siamo nella marea di lavori che, a furia di manierismi e sperimentalismi ultraricercati, finiscono per tralasciare un messaggio di fondo, l’album di (r)umori è una ventata d’aria fresca. Un album che rimarca l’importanza di saper lasciarsi andare “quasi sereni”, sempre con lo sguardo all’orizzonte, ma senza perdere di vista il proprio sè. Un invito, forse, a lasciare che le cose accadano, quando è il momento. “L’inevitabile è ovunque e forse non è neanche poi così tanto importante.

II di (r)umori è uscito il 30 marzo su Taste Rec. (via Raised Line). Potete ascoltarlo qui.

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