Il brano Monolith anticipa ‘Ruins’ il nuovo album di Mattia Cupelli
C’è un che di intimo e viscerale nella musica che scrive Mattia Cupelli. Nel suo stile, che si può collocare perfettamente a cavallo fra elettronica e neoclassica, trovano spazio elementi cinematografici, ambient e lo-fi.
Mattia Cupelli è un produttore e compositore di base a Roma. Ascoltando le sue produzioni però lo si potrebbe tranquillamente collocare nell’Islanda di Ólafur Arnalds e Jóhann Jóhannsson o la Germania di Nils Frahm e Max Richter.
Non a caso le prime produzioni di Mattia sono proprio legate alle colonne sonore e viaggiano fra musica orchestrale e musica per pianoforte moderna. Successivamente arriva la fascinazione per i mondi della neo-classica e l’elettronica. I generi che lo influenzano possono essere ben rappresentati da label come Erased Tapes o A Strangely Isolated Places e artisti quali Nicolas Jaar, il già citato Nils Frahm o Ryuichi Sakamoto.
Dopo aver prodotto diversi EP, nel 2018 arriva il suo primo album dal titolo ‘After The Rain’. Il suo primo LP vede il pianoforte protagonista e mostra la direzione artistica di Mattia verso la classica contemporanea. Segue, lo stesso, anno il più ambient ‘Affected’, dove oltre all’acustica del pianoforte fanno incursione elementi digitali.
L’anno che segue vede un deciso avvicinamento all’elettronica grazie all’album ‘Underneath’. Qui le sospensioni ambientali dei precedenti lavori vengono rotte da strutture ritmiche più club oriented. Le sonorità elettroniche e le ambientazioni cupe ricordano i Kiasmos e Christian Lõffler, ad esempio nel brano Crown Shyness.
Monolith, uscito il 30 aprile, è il primo brano che anticipa Ruins il nuovo album di Mattia Cupelli in arrivo in estate. Si tratta di una nuova direzione artistica per il compositore che proverà a fondere nel suo stile ancora più influenze. Monolith evoca paesaggi etnici attraverso l’uso di cori e flauti giapponesi. Un brano che mostra la fusione di diverse culture affiancando a spunti tradizionali sonorità moderne e dark ambient.
Il tema conduttore di Ruins sarà il Tempo, andando a investigare come l’uomo si interfacci con esso attraverso l’Arte. Strumenti tradizionali incontreranno synth dilatati dando vita a un lavoro in grado di giustapporre attimi di raccoglimento con sporadici momenti di euforia.
Qui il link per l’ascolto di Monolith. Ruins uscirà il 21 luglio e sarà distribuito digitalmente da Believe Digital.