Lazy Snail: quando l'autenticità è un insegnamento prezioso

Lazy Snail: quando l’autenticità è un insegnamento prezioso

Abbiamo scambiato qualche parola con Lazy Snail in vista dell’uscita del suo prossimo EP su Flexi Cuts. “Lucky Life” è un disco che attinge dal passato per estrapolare perle rare – musicali e non – che ben si adattano all’epoca che stiamo vivendo.

Ci sono gesti che racchiudono significati potenti, come andare in una vecchia soffitta e riesumare qualcosa di prezioso. I ricordi affiorano tra gli strati di polvere e quell’inconfondibile odore di umidità finchè il nostro occhio si posa su un oggetto che credevamo dimenticato. C’è chi ritrova tracce della propria infanzia, vecchi giocattoli o magari i dischi che ne hanno segnato la giovinezza. Alessandro Gatta (in arte Lazy Snail) compie il personale viaggio a ritroso nel suo passato dando vita al suo ultimo EP “Lucky Life”.

Le cinque tracce di Lucky Life, seppur concepite e scritte in momenti diversi, rappresentano la summa del suo percorso di maturazione, artistica e personale. “Quello che ho voluto mettere dentro al disco – afferma Alessandro – non è altro che la riscoperta di tutto ciò che ho fatto nel mio percorso da amante della musica prima, e poi da dj e produttore”. Per lui, che quest’anno ne ha compiuti cinquanta, si tratta dell’occasione per “guardare quello che avevo fatto fino ad adesso: occasioni professionali e musicali e affetti che mi sono capitati fra le mani. Ritengo di avere avuto una vita fortunata  – commenta così il titolo scelto (Lucky Life) – è un tributo a come sono e a quello che sono, mi va tutto bene.”

Lazy Snail: quando l'autenticità è un insegnamento prezioso

Quella di Lazy Snail è l’ultima release di Flexi Cuts, etichetta di cui abbiamo scritto spesso e volentieri e creatura alimentata da Simone Guerra aka Relative. “Con Simone – spiega Alessandro – collaboriamo per l’etichetta e per una serie di altre cose, come ad esempio l’associazione 12 Pollici Social Club, e poi siamo fondamentalmente amici quindi mi sono sentito di proporgli questo materiale, lui mi ha supportato e così siamo arrivati a Lucky Life”.

Una scelta coraggiosa quella fatta da Flexi Cuts, non tanto per la qualità del disco che è altissima, ma per delle sonorità che per certi versi si discostano dall’imprinting dell’etichetta. Un disco di rottura o meglio di apertura, che attinge dalla dimensione del club, tanto cara ad Alessandro, per poi lasciarsela alle spalle. “Io mi ritengo sempre e comunque un dj prestato alla produzione. Andare alla scoperta di suoni, mettere i dischi e far ballare è una cosa che mi coinvolge e appassiona sempre”.

In questo caso però “il mio sguardo era verso qualcosa di diverso – dopo gli anni passati dietro alla console – mi avrebbe annoiato fare qualcosa che dovesse essere necessariamente un prodotto da ballo e quindi di consumo”. Il background musicale di Lazy Snail lo si può cogliere già nella prima traccia. “Remercier era nata per il club e fondamentalmente riflette il mio imprinting fatto di sonorità abbastanza scure e nord europee”.

Oltre al groove estremamente avvolgente, Remercier presenta il suggestivo speech “di un musicista svedese che nel ricevere un premio ringrazia la musica per tutto quello che essa rappresenta per lui. L’ho fatto mio – spiega Alessandro – perché nelle sue parole ho visto molto di me”. La seconda traccia “Vagrants (Cudgnôla)” è invece un omaggio alla sua città di origine il cui nome in dialetto fa da sottotitolo al brano. “A Cotignola c’è una filastrocca che identifica i cotignolesi come vagabondi (vagrants in inglese)”. Le passeggiate di Alessandro “nel viale della stazione” nelle giornate nuvolose sconfinano nell’atmosfera uggiosa e malinconica del brano. “Era fantastico da percorrere perché ti dava la possibilità di pensare al fatto che il tuo paese ti piacesse proprio in quel contesto.”

One Place”, la terza traccia del disco, si avvale la collaborazione della bravissima Flicker Fox, cantante dei Sarmacja. “È un pezzo molto strano – commenta Alessandro – dove la ritmica è volutamente un po’ zoppa. Si sviluppa in un modo e va a finire su sonorità techno dopo il break in cui ho voluto aggiungere un paio di suoni fatti con il Korg MS-2000”. L’abilità di Lazy Snail di sfiorare più stili persino all’interno della stessa traccia si mostra nella successiva “Climbin’ High”.

Il pezzo nasce dalla fascinazione di Alessandro per la montagna e in particolare “per quella parte di montagna che abitando in Romagna, non ho potuto frequentare. Mi sono immaginato la salita di uno scalatore, la fatica che si fa ad arrivare in cima rappresentato dal climax fino all’arrivo del break.” Le atmosfere veramente evocative del brano celano la consapevolezza che “quando sei arrivato in cima e pensi che sia finita, in realtà non sei neanche a metà perchè la discesa tante volte è quella più faticosa.”

Arriviamo così a “No Evil”, ultima traccia del disco nonché quella prodotta più recentemente. “Un pomeriggio mentre strimpellavo riflettevo sul fatto che il periodo storico che stiamo vivendo è improntato sull’essere spietati.” Se la prima parte del brano, più lenta e contemplativa, riflette questi pensieri, la seconda decisamente più euforica vuole suggerire che “se entri in contatto con altre persone, altri popoli e altre realtà riesci a fare quel click mentale, quindi secondo me dovremmo conoscerci meglio e di più per evitare tutta questa cattiveria.” 

Lazy Snail: quando l'autenticità è un insegnamento prezioso

L’artwork di Lucky Life è opera di Massimiliano Fabbri, che ha realizzato anche l’inner sleeve presente nel vinile. “La copertina – conclude Alessandro – è una spirale di fumo che non ha un appiglio preciso con la musica del disco, ma la trovo molto bella e per me rappresenta il niente in tutto”.

Lucky Life è un disco che parla a ognuno di noi, toccando delle corde emotive che la musica sa far risuonare meglio di tante parole. Ecco perché il consiglio è di ascoltare questo disco in maniera non superficiale, ma di dedicargli il giusto spazio e il giusto momento. Ad Alessandro aka Lazy Snail va il grande merito di essere riuscito a fare quel che la musica e l’arte in generale richiedono: essere vissute. Lucky Life è l’invito a riconoscere la nostra “vita fortunata” e a coglierne il valore e la bellezza attraverso i piccoli gesti come una passeggiata in un giorno di pioggia.

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