Il duo Optogram si racconta

Il duo elettronico Optogram si racconta

Già dal titolo del loro ultimo album (Nebula) si può intuire il la natura intangibile e sublimata della musica di Optogram. Il duo elettronico composto da Gian Maria Pizzi e Roberto Segreti e di base a Parma è attivo dal 2013. Al primo album omonimo pubblicato su Minus Habens Records seguono diverse pubblicazioni fino a Nebula, autoprodotto e pubblicato a Novembre 2021. Sonorità dark, tappeti di droni, incursioni glitch e ritmi downtempo, pur rimandado all’idm di warpiana memoria, contribuiscono a creare un suono decisamente maturo e caratteristico. Musica da godere in cuffia, ma sicuramente da apprezzare (speriamo presto) dal vivo per cogliere le mille sfumature che si celano dietro Optogram.

Se pensiamo ai duo nella musica elettronica troviamo tanti esempi felici (Modeselektor, Overmono, Bicep per citarne alcuni), come si sono intrecciati i vostri reciproci percorsi?

Ci siamo conosciuti diventando parte dello stesso progetto musicale formato da amici in comune. Durante quel periodo abbiamo capito di avere la stessa visione, così ci siamo dedicati a quello che avevamo in testa fino a creare un nostro immaginario sonoro fondendo le nostre esperienze e trovando così il nostro percorso.

Come vi bilanciate/completate quando producete o vi esibite dal vivo?

Durante la produzione i brani nascono in modo spontaneo. Di solito GianMaria costruisce le ritmiche e Roberto una linea melodica, poi ognuno ci mette il suo e le parti spesso si invertono. Per i live accade lo stesso.

Il duo Optogram si racconta
Gli Optogram live

Il vostro suono si rifà alla scena breaks, idm nordeuropea, avete dei riferimenti particolari?

Non c’è un riferimento in particolare. Sicuramente avendo entrambi questa passione da sempre quello che facciamo è il risultato di anni di ascolti. Volendo fare dei nomi possiamo dire che la scena IDM pubblicata dalla Warp negli anni 90’ ci ha sicuramente influenzato (Aphex Twin, Autechre, Squarepusher, Plaid). Ultimamente abbiamo esplorato anche atmosfere più ambient come Basinski, Fennesz, Ben Frost e Gigi Masin.

“Nebula” è permeato da un’atmosfera cupa e rarefatta, come suggerisce il titolo, c’è un concept dietro l’album?

Come la maggior parte delle ultime uscite Nebula è nata quasi interamente a distanza, in un periodo in cui tutto appariva intangibile ed illusorio, come in sogno, ed è questo a cui ci siamo ispirati. Ogni traccia racchiude sensazioni ed immagini legate al mondo onirico, alcune con riferimenti a racconti sul tema, come Chiudigliocchi legata ad una fiaba di Andersen. Il nostro lavoro ha da sempre una forte componente narrativa, e per questo progetto in particolare stiamo lavorando molto anche con immagini e video che accompagneranno le diverse pubblicazioni.

Il duo Optogram si racconta
L’artwork di Nebula

Nel panorama italiano non mancano artisti bravi, cosa manca invece secondo voi per colmare il gap con gli altri paesi?

Non pensiamo ci sia questa grande differenza. La scena ormai è satura e questo rende le cose difficili sia per chi produce che per chi ascolta. Per quel che ci riguarda l’importante è riuscire a far conoscere il nostro lavoro ad una nicchia di appassionati, e già questo è complesso..

Ci sono dei club o dei festival italiani in cui sognate di suonare?

Innanzitutto speriamo si torni presto a suonare dal vivo!! Nel caso sicuramente il festival Terraforma sarebbe una bellissima realtà italiana dove portare la nostra musica.
Come club un sogno sarebbe poter suonare al Kraftwerk di Berlino dove si svolge l’Atonal festival.. ma rimaniamo con i piedi per terra.

E se aveste carta bianca per una collaborazione, con chi la fareste e perchè?

Avremmo spesso voluto inserire un voce nei nostri brani e potendo puntare in alto pensiamo ad artisti come Thom Yorke, Fever Ray, Catnapp, Jamie Irrepressible.

Siete al lavoro su altri progetti per il futuro?

Ora siamo concentrati su Nebula. Stiamo preparando il live e le varie pubblicazioni che lo riguardano, ma abbiamo già in programma nuove produzioni.

Il video di Bloody Faces

La discografia di Optogram è ascoltabile e scaricabile qui, mentre sul sito ufficiale è possibile conoscere meglio i loro progetti.

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