I 10 album migliori del 2021 per Nicchia Elettronica

I 10 album migliori del 2021 per Nicchia Elettronica

10 album usciti nel 2021 che meritano una menzione particolare, tra graditi ritorni, nuove scoperte, musica classica e collaborazioni illustri

Non sarà esaustivo nè oggettivo, ma tant’è ecco un breve riassunto di cosa è passato nei radar di Nicchia Elettronica nell’ultimo anno. 10 album che, per un motivo o per un altro, hanno destato un particolare interesse o suscitato emozioni intense. Lavori anche molto distanti fra loro in termini di genere e di collocazione geografica che rimarranno associati a questo secondo strano anno per il mondo del clubbing e della musica elettronica.

I 10 album migliori del 2021 per Nicchia Elettronica

Bawrut – In The Middle (Ransom Note Records)

“In The Middle” è un album che, già dal titolo, non ha una collocazione ben precisa. Scopo del lavoro è evidenziare i contrasti fra chi si trova in luoghi ricchi di opportunità e chi invece è costretto a spostarsi in cerca di una vita migliore. Il Mediterraneo, non a caso, è centrale nell’opera dell’artista goriziano che intende celebrare la diversità e l’inclusione, ma anche la bellezza, l’ottimismo e la speranza. Messaggio che è sottolineato dalle 11 tracce dell’album che abbracciano generi diversissimi ed esaltano la varietà della musica fatta per ballare. Avvalendosi di collaborazioni italiane (Cosmo e LIBERATO) e straniere (la marocchina Glitter٥٥ e lo spagnolo Chico Blanco), Bawrut mette la firma su uno degli album più genuini dell’anno.

Genere: electronica, house, breakbeat, pop, techno

Christian Löffler – Parallels: Shellac Reworks (Deutsche Grammophon GmbH, Berlin)

Un progetto interessantissimo che ha dato alla luce uno dei lavori più acclamati dell’anno intrecciando la musica classica e l’elettronica. La mano è quella di Christian Löffler, riservato produttore tedesco che, senza abbandonare le proprie traiettorie, ci porta alla riscoperta di Beethoven. “Parallels Shellac Reworks” è stato infatti realizzato a partire dalla collezione digitale rimasterizzata dalla Deutsche Grammphone di Berlino in collaborazione con Google Arts & Culture. Alla base del lavoro c’è il desiderio di riportare la musica di Beethoven alle sue sensazioni primarie, alla sua umanità e accessibilità.

Genere: neo-classica, ambient, deep house, techno

Floating Points, Pharoah Sanders & London Symphony Orchestra – Promises (Luaka Bop)

Impossibile non inserire il capolavoro targato Floating Points e Pharoah Sanders in aggiunta alla London Symphony Orchestra. Il mago della musica elettronica Sam Shepherd incontra il pluri-ottantenne Pharoah Sanders, leggenda vivente della musica jazz. Il risultato è un’opera astrale, immensa, dentro cui perdersi. Un leitmotif di sette note accompagna l’ascoltatore attraverso 9 movimenti, tra le evoluzioni di Sam e il sassofono di Pharoah Sanders. Il tutto è reso ancora più trascendentale dagli archi e i fiati dell’orchestra sinfonica londinese. A quanto pare il giovane Sam ha dovuto pazientare un po’ prima di convincere Sanders a partecipare. Beh, la pazienza è stata ricompensata e lo sarà anche per chi deciderà di ascoltare “Promises”.

Genere: electronica, ambient, jazz, modern classical

Guedra Guedra – Vexillology (On The Corner)

Il “figlio del sole” ci regala un album che è tutto ritmo, calore e sudore.. Dal suo studio/meltin pot di Casablanca Guedra Guedra dirige i suoi sforzi nella raccolta delle influenze musicali panafricane. Lui stesso si definisce un nomade e infatti i suoni di “Vexillology” non possono rimanere confinati in una regione. Un album che non si limita a infilare ritmi e suoni etnici in un sono “occidentale”, ma che esalta ritmi e influenze diverse creando un proprio stile, unico e coinvolgente.

Genere: bass, afrofuturism, house, tropical bass

Llyr – Biome (Mesh)

Un invito a esplorare il nostro mondo che cambia. “Biome” è un album diviso in due parti: una pre e una durante l’Anthropocene. Per realizzarlo Llyr si è recato nella foresta del Borneo, uno dei luoghi dove è preservata la maggior quantità di biodiversità al mondo. Ha registrato un numero imprecisato di suoni di elementi naturali e animali su cui ha poi lavorato con svariate tecniche di sintesi digitale. Il risultato è un documentario sonoro che indugia sulla precarietà della Natura e stimola una costante riflessione sulle interconnessioni fra questa e gli esseri umani.

Genere: electronica, sperimentale, techno, ambient, field recording

L O S C I – ‘Lesiure Beasts For Absolution’ (Biodiversità Records/Ghostcity Collective)

Noise, elettronica sperimentale e sonorità garage convivono nel distopico primo album di L O S C I. Il lavoro parla di “nuove forme di vita organica e fenomeni pericolosi” e porta la firma del promettente produttore italiano. “Leisure Beasts for Absolution” è una cannonata, un album non per gli amanti di roba easy listening, ma per chi ha la curiosità di farsi travolgere da un sapiente lavoro di ricerca sonora. L’album è stato pubblicato da Ghost City Collective e Biodiversità Records, due realtà indipendenti italiane estremamente interessanti.

Genere: sperimentale, garage, drum’n’bass, noise, breaks

Populous – Stasi (La Tempesta Dischi)

“Stasi” segna il ritorno di Populous verso sonorità più ambient e distese, eco dei suoi primissimi lavori targati Morr Music. Abbandonando, almeno momentaneamente, le influenze afro di “Disco Safari” o le sonorità variopinte di “Azulejos”, il produttore leccese confeziona un piccolo gioiello all’insegna della calma e della riflessione. Le 8 tracce scorrono lente e liquide come il Mar Adriatico a cui l’album è dedicato, suscitando stati meditativi di quiete e viaggi lucidi.

Genere: ambient, drone, electronica

Rival Consoles – Overflow (Erased Tapes)

Composto per il rinomato coreografo Alexander Whitley, “Overflow” è l’ultima fatica di Ryan Lee West, in arte Rival Consoles. Nell’album l’artista fa convivere la sua passione per gli strumenti analogici con tecniche sperimentali, come la registrazione dello scanner di un telefono. L’obiettivo è indagare quello che succede dietro al flusso di informazioni e dati in cui siamo immersi grazie ai social e alla pubblicità. Sicuramente l’album meno da club dell’artista britannico che realizza un coraggioso, introspettivo e multimediale lavoro di ricerca.

Genere: electronica, ambient, sperimentale, contemporanea, techno

Ross From Friends – Treads (Brainfeeder)

La malinconica delicatezza di “Treads” avvolge fin dal primo ascolto. Ross From Friends confeziona una serie di campioni vocali onirici, intrecciate con sognanti linee di synth e ritmi ora lenti ora veloci. Il risultato è un album non da uno, ma da diversi ascolti. Dentro c’è un po’ di Four Tet, un po’ di Bicep se vogliamo, ma la verità è che è di Felix il merito di essersi costruito negli ultimi anni uno stile ricercato, mai scontato e fra i più accattivanti della scena dance europea. Curioso anche il processo creativo del lavoro che ha visto Felix alle prese con un suo nuovo software (Thresho) grazie al quale ha arrangiato l’intero album come se fosse una jam session.

Genere: electronica, breakbeats, pop, techno

Throwing Snow – Dragons (Houndstooth)

Last but not least, il gradito ritorno di un produttore che ha sempre saputo cavalcare con maestria stili diversi senza rinchiudersi in un genere ben preciso. Throwing Snow sposa ancora una volta il progetto Ostgut Ton e il suo “Dragons” è forse l’album più poliedrico dell’artista fin qui. 10 tracce dall’umore oscuro, ma che presentano anche delle variazioni interessanti a livello ritmico e stilistico. Un lavoro che mischia elementi più club con pezzi contemplativi ed estatici.

Genere: techno, dark ambient, uk bass, electronica, house

Facciamo circolare idee, stimoli e conoscenze. Gli album che più vi sono piaciuti nel 2021 li potete aggiungere alla playlist collaborativa su spotify.

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