HeyEss: spaziare sempre, annoiarsi mai

HeyEss: spaziare sempre, annoiarsi mai

Alessandro Sensini aka HeyEss si racconta a partire dagli artisti che maggiormente lo hanno influenzato negli anni. “Basi Vol. 1” è un omaggio all’hip-hop “old school” con un forte rimando all’elettronica.

HeyEss: spaziare sempre, annoiarsi mai

Qual è il collegamento fra uno come DJ Shadow e il “maestro” Franco Battiato? Certamente l’estro musicale, la capacità di essere precursori rispetto ai tempi e un talento in grado di raggiungere i pubblici più diversi. I due mostri sacri sono anche degli artisti che maggiormente hanno influenzato Alessandro Sensini, musicista, producer e beatmaker bolognese attivo da oltre 15 anni con diversi alias. Se con Alessandro avevamo avuto il piacere di chiacchierare qualche tempo fa in merito al suo progetto collaborativo Jaren, oggi lo troviamo nelle vesti, appunto, del beatmaker HeyEss.

Un alias che è indissolubilmente legato a quelle sonorità hip-hop old school che hanno così profondamente segnato una generazione di musicisti e appassionati di musica in generale. HeyEss decide di rendere omaggio a quel mondo attraverso “Basi Vol.1”, una raccolta di sette beat-tape che strizzano l’occhio anche all’elettronica contemporanea.

Ciao Alessandro, da dove è nata l’esigenza di pubblicare un disco legato a questo genere di sonorità?

Ho deciso di pubblicare questo mini album proprio per necessità di espressione. Negli anni ho prodotto molti beat strumentali che ho sempre tenuto nel cassetto fino a quando non ho deciso di dargli un senso discografico. Il leitmotiv di ciò che produco è sempre lo stesso, ovvero l’esigenza di comunicare qualcosa. In questo caso rispetto agli altri progetti che seguo, cambia il linguaggio e probabilmente il pubblico, ma non cambia lo scopo con cui faccio musica: esprimere una mia personalità. 

Oltre alle reference sopracitate, ci sono dei produttori, degli artisti o delle scene musicali a cui ti ispiri in maniera particolare?

Ascolto ancora molto l’hiphop old school a stelle e strisce che sentivo 20 anni fa. Sono estremamente influenzato da quel tipo di beat, solido, grezzo, minimale e un po’ lofi. Poi artisti come Ludovic Navarre, Goldie, Dj Shadow, Battiato, Massive Attack, John Lee Hooker, Gramatik non mancano mai nelle mie playlist. In generale mi piace ascoltare di tutto e tutto credo che mi influenzi in qualche modo, in questo momento per esempio ascolto moltissimo Bombino e tutta la musica tuareg.

Può sembrare una domanda banale, ma forse la risposta non è altrettanto scontata: l’hip-hop e l’elettronica sono due generi che possono convivere?

Decisamente, ne sono estremamente convinto ed in parte è quello che faccio. Ho sempre amato l’elettronica per la sua estrema apertura e versatilità, può combinarsi con qualsiasi genere e forma, compresa la musica classica, come diversi mostri sacri contemporanei hanno dimostrato (Carl Craig, Jeff Mills, etc). L’elettronica permette di avere una tavolozza infinita di colori, è solo compito dell’artista combinarli e trovare l’equilibrio.

Ti senti a tuo agio nell’esprimere la tua musica attraverso più alias?

HeyEss: spaziare sempre, annoiarsi mai

Sì è fondamentale per me, produco brani a volte agli antipodi e trovo necessario inserirli in  un progetto artistico coerente. Mi piace ancora di più quando chi ascolta viene a conoscenza che dietro a progetti estremamente diversi ci possa essere la stessa persona. La diversità è un valore per me, non mi vedrei mai nelle vesti di un producer monolita che compone sempre le stesse cose o quanto meno sempre fedele allo stesso genere. Sarebbe come parlare utilizzando sempre gli stessi 3 vocaboli con lo stesso tono di voce…che noia!

Come trasporti il tuo eclettismo dal punto di vista musicale dentro ai tuoi set?

Con il progetto HeyEss propongo sia il live dell’album (con qualche sorpresa ovviamente!), sia il djset nel quale suono di tutto nel senso letterale del termine. E’ un progetto che mi diverte molto perché non da riferimenti e mi permette di spaziare tantissimo. Non è raro sentire pezzi d’annata di Celentano combinati con Chinese Man o i mitici Albatros di Toto Cutugno con Guru dei Gang Starr!

“Basi Vol. 1” di HeyEss è fuori su tutte le piattaforme digitali. Ascoltalo qui!

Puoi seguire HeyEss su Instagram e sul canale YouTube.

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